“ La
Squadra, un gruppo, una famiglia....” (II° PARTE)
Benvenuti
a questo nuovo appuntamento dedicato a voi tifosi virtussini dove si conclude
l’inchiesta iniziata nel numero precedente. Per
completare l’approfondimento dentro la grande famiglia chiamata
Virtus ho chiesto ai dirigenti, ai tifosi e a quei giocatori delle giovanili
che ruotano attorno alla prima squadra di scegliere un componente della
Virtus a cui devono dare
un aggettivo.
Andrea
Lo Presti, il “Moggi “ Imolese, ama chiamare Massimo Lasi “leggenda”
per la sua grande esperienza maturata come giocatore e come tecnico.
Il nostro
Direttore Sportivo Giovanni Fazioli ha definito il grande amico
Andrea Lo Presti “presuntuoso” ma lo considera un uomo dalle scelte sicure
e molto bravo in quanto non commette mai un errore.
L’allenatore
giallonero, entrato stabilmente nei cuori dei tifosi virtussini, Renato
Sabatino ha definito la squadra “meravigliosa” per l’umiltà che ogni
componente mette in campo e anche per il grande impegno che viene messo
sia durante gli allenamenti sia
durante le gare di campionato.
La leggenda Massimo Lasi, vice allenatore della Virtus, pone la
sua scelta su due elementi del roster. Ha definito Max Losavio il “rimbalzone”
in quanto in ogni partita riesce a catturare un infinita quantità di rimbalzi.
Andrea Plazzi viene invece soprannominato “lo sfigato” in quanto in questo
campionato non è riuscito ancora a fare vedere tutte le sue qualità a
causa di un episodio molto sfortunato.
Il
Presidente della Virtus, Littorio Galassi, si trova completamente
d’accordo con l’allenatore. Ritiene infatti che la Virtus sia una squadra
nella quale vi sia una grande amicizia e un grande impegno da parte di
tutti i suoi componenti.
Ora passiamo ai tifosi per vedere chi hanno nominato.
Dino, un tifoso della curva, sceglie Max Losavio e lo soprannomina “incredibile”
in quanto anche se non ha un modo di tirare molto elegante riesce quasi
sempre a fare canestro.
Due spiritosi tifosi virtussini vogliono coinvolgere nella loro scelta
l’allenatore Renato Sabatino ponendogli il soprannome “sesto Beatles”
per la sua acconciatura molto somigliante a quella dei componenti del
famoso complesso di musica pop.
Berti, un tifoso giallonero, definisce “macellaio” Max Losavio in quanto
quando arriva sotto canestro riesce a intimorire con la sua potenza ogni
avversario.
Claudio, un vecchio sostenitore, esalta Andrea Lo Presti e lo considera
“eccezzionale” in quanto riesce ogni anno a non sbagliare mai un colpo
e riesce a essere una persona insostituibile nella Virtus.
Infine sentiamo le opinioni dei giocatori delle giovanili che si allenano
insieme alla prima squadra.
Laffi scegli Giovanni Coppo e lo definisce “bomber” per la sua precisione
al tiro e grazie alla sua esperienza è un’ elemento pericoloso per le
difese avversarie.
Brusaferri prende di mira il “grande”
Andreotti (Balù) e lo considera il numero uno dell’intera Virtus.
Matteoni nomina ancora Max Losavio e gli pone l’aggettivo “bestiale” per
la sua grande grinta che dimostra sul campo.
Un
ringraziamento a tutti per la loro disponibilità e spero che questa inchiesta
abbia dimostrato che la Virtus è una famiglia composta dai giocatori,
dallo staff e proprio da noi tifosi che durante tutte le partite incitiamo
con calore il nome di questa gloriosa società.
Roberto Amorati |