La tua carriera.
Sarò breve: Sant'Antimo, Rieti, Teramo, Scafati e ora Imola.
Te l'aspettavi così la serie B1?
Sì, me la ricordavo bene. Ci ho già giocato, quindi la conoscevo.
Quali sono le differenze più grosse tra Imola e Scafati?
La differenza più grande la fanno gli americani. In generale però tutti facevano canestro da qualsiasi zona, anche perché giocavamo un basket diverso.
Come mai hai scelto proprio Imola?
Perché mi avevano parlato bene della città, dell'allenatore e della squadra quindi non ho avuto molti dubbi.
Nella nuova casa di Imola come si sta?  
Beh, ammetto che regna un po’ il caos. Ciabatti è un grande in cucina, ma per il resto… Fortunatamente questa settimana andrò a prendere la mamma che farà un po’ d'ordine.  
Sabatino come l'hai trovato?
Sabatino è un gran uomo. Chiede una pallacanestro che io adoro.
C'è un giocatore a cui ti ispiri?
Una volta era Djorjevic, ma da quando non gioca più in Italia lo seguo meno
Come mai hai scelto il basket? Mio fratello dice che nelle partitelle di calcetto sei un grande.
Io da piccolo giocavo sia a calcio che a basket. Ad un certo punto mi è venuta una tallonite e sono stato fermo per un bel po’. Quando ho ripreso ho smesso con il calcio, anche perché i miei amici giocavano tutti a pallacanestro.
Un commento a caldo della partita con Trapani.  
E' stata una partita molto combattuta e tesa per 30 minuti, poi noi abbiamo iniziato a difendere e abbiamo recuperato quattro o cinque palloni importanti che ci hanno permesso di portare a casa i due punti e anche la differenza canestri.  
Come giudichi la tua prestazione?
Non male, ma non è importante; l'importante è vincere.
Hai già visto cosa hanno fatto le altre squadre?
No, perché anche questo non è importante.

Lisa Laffi