La
tua carriera in pillole. Ho iniziato piuttosto tardi, quando avevo 18 anni, a Biella. I primi due anni ho giocato in B2 e conquistato la promozione in B1, dopo due anni in B1 abbiamo conquistato la promozione. Poi mi sono trasferito a Bergamo, qui siamo arrivati a giocare la finale per la serie A, infine l'anno scorso a Campli, ma è stata una brutta stagione per via degli infortuni. So che sei stato spesso perseguitato dagli infortuni... Si, in sei mesi mi sono dovuto operare due volte a un ginocchio e due volte per l' ernia al disco e questi sono solo gli infortuni più gravi. Con Teramo non ho potuto giocare molto a causa di un colpo alla schiena che ho preso contro il sostegno del canestro. Visto che siamo in tema, ci fai una piccola analisi a raggi x di Losavio giocatore. Come ti descriveresti? Come uno che mette sempre l' anima durante la partita e che, dove non arriva con la tecnica cerca di arrivare con il carattere. Sabatino lo conoscevi già prima di arrivare qui? Non lo conoscevo. Se vuoi ti faccio una piccola analisi a raggi x anche di Renato: è come me un tipo sanguigno e grintoso. Sicuramente il miglior allenatore che ho avuto negli ultimi anni. Come giudichi il tuo campionato finora? Non ti pesa partire dalla panchina? Sono contento del mio campionato. A livello di cifre direi che ci siamo, soprattutto sono felice di quella ai rimbalzi. Quanto all' entrate dalla panchina, diciamo che all'inizio un pochino mi pesava, ma poi ho capito che è fondamentale esserci nei momenti importanti e questi di solito sono verso la fine. Quindi non importa se in una partita gioco 30 minuti e in una 15, l' importante è farsi trovare pronti al momento giusto. Hai uno strano comportamento con le tifoserie. Quelle che ti conoscono ti adorano, altre un po' meno... Con quella giallonera il rapporto è bellissimo. A me piace molto coinvolgerli, salutarli e farli sentire veramente il sesto uomo in campo. Con le altre invece nasce sempre un po' di odio forse perchè io sono un po' provocatorio. Cosa ti piace di più di Imola? La gente che ti riconosce e ti fa festa anche dopo le partite. Per esempio a Bergamo la gente era molto fredda, mentre l' anno scorso a Campli, anche per colpa dell' infortunio, non mi sono mai riuscito a integrare bene. Ci parli un pò di Spinelli. Valerio si è subito integrato benissimo nel nostro gruppo per il suo carattere. Io sono contentissimo che sia arrivato lui, lo conoscevo già visto che abbiamo lo stesso procuratore. E' uno che ha faccia tosta e che darà molto a questa squadra dato che difende e ha un penetra e scarica fantastico. Quest'estate dirigevi un camp. Hai mai pensato di fare l'allenatore? Ci ho pensato e forse il prossimo anno prenderò il patentino, ma non credo faccia per me. Sicuramente da "grande" non allenerò mai una squadra senior, ma non mi vedo molto nemmeno nelle giovanili. Lisa Laffi |