Dopo un anno ci troviamo di nuovo qui, a intervistare il coach della
Toyota Virtus Imola, pronto ad iniziare un nuovo campionato.
Nome: Stefano
Cognome: Salieri
Data di nascita: 16.04.1961
Segno Zodiacale: Ariete
Il tuo soprannome: Sally
Il tuo stato civile attuale: celibe, libero
Un aggettivo per descriverti: determinato, sicuro ed esigente
Come ti vedi fra 10 anni: ancora ad urlare su una panchina
con la stessa voglia di adesso
Il tuo obbiettivo per questa stagione: centrare la salvezza
il prima possibile valorizzando i nostri giovani
Anno nuovo girone nuovo, come pensi potrà essere questo
campionato: molto più equilibrato e difficile di quanto
si possa pensare. Meno squadroni dell'altro girone, campi più
tranquilli, ma tecnicamente più livellato verso l'alto.
Le squadre che ritieni più agguerrite: Soresina, Virtus
1934, Casale Monferrato e Ozzano
Quella che pensi abbia più possibilità di andare
in Lega2: Soresina e Virtus
La partita che credi sarà più difficile affrontare:
psicologicamente con Gorizia
Chi non vorresti incontrare in questo campionato: mi piace
pensare che ogni avversario abbia qualcosa da insegnarti e pertanto
per un gruppo giovane come noi è bello avere la possibilità
di confrontarci con tutti, soprattutto con i più forti e i
più esperti.
Giocare contro la Virtus 1934 Bologna, che emozioni potrà
darti: nessuna, se non quella di affrontare una delle squadre
più forti e complete del girone.
Il secondo anno alla Virtus Imola sarà: duro, difficile,
stimolante e spero alla fine felice
Cè un rimpianto per questa stagione che sta per iniziare:
si, un peccato originale grandissimo che spero non dovremo scontare
troppo duramente.
Conti molto sui giovani anche quest'anno, chi sarà una scommessa
vincente: Liburdi per determinazione e applicazione mi ha impressionato
positivamente, mentre Borgna e Marangoni per me sono scommesse bensì
due veri cardini della squadra.
Il tuo rapporto con i giocatori: buono e professionale
Cosa vuoi dire ai nostri tifosi: di seguirci con l'entusiasmo
e l'affetto di sempre. L'orgoglio e la sofferenza fanno parte del
nostro dna di virtussini. Non pensiamo a quello che poteva essere
ma continuiamo a coltivare tutti insieme nel cuore il grande sogno
che domani speriamo di poter inseguire. La base c'è, la società
è solidissima. Stiamo uniti. FORZA VIRTUS! |