IMOLA - Va bene sono passate solo 7 giornate di regular
season ed è ancora presto per lanciare verdetti, ma qualcosa
il campionato di B1 l'ha già fatto vedere. La Lega ci sembra
quanto mai viva e forte, il livello tecnico ha subito un netto
miglioramento rispetto alle passate stagioni, per non parlare
poi del piano fisico e di quello tattico. Di "armate"
brancaleone inutile cercarne, di "vecchie cariatidi"
o "giovani senza futuro" (caratteristiche delle ultime
B1) sono rimaste ormai solo poche tracce e quasi tutte le società
hanno deciso di investire energie e denaro, in quello che risulta
essere (retorica a parte) il vero campionato "specchio"
della pallacanestro italiana. Proviamo quindi ad evidenziare i
giocatori destinati a recitare un ruolo importante anche al piano
di sopra ed i migliori fino a questo punto.
TOP FIVE GIRONE SUD
Play - maker: Mauro Quaroni (Toyota Imola). La sua leadership
è indiscutibile, per non parlare poi delle due gambe esplosive
che mamma gli ha fatto e del software al posto del "cervello".
Da inizio campionato non sta sbagliando una scelta, sa coinvolgere
i compagni e nei momenti importanti delle partite si prende le
proprie responsabilità. Ha il vantaggio di aver scalato
passo dopo passo la piramide della pallacanestro italiana, ma
per reggere il passo in Legadue e A-1 deve migliorare il tiro
da fuori, perché l'anno prossimo ad attenderlo dentro l'area
ci saranno dei "giganti neri brutti e cattivi".
Guardia: Daniele Cinciarini (Fulgor Forlì). Insieme
a Compagni ha trasformato la Fulgor da delusione del campionato
2001-2002, a corazzata di quello 2002-2003. In estate tanti lo
hanno cercato ed alla fine, status di Under a parte, bisogna ammettere
che avevano ragione. Questo ha già l'esplosività
giusta per "spanierare" in Legadue e poi attenzione,
il talento non gli manca, come pure la capacità di adeguarsi
alle esigenze di un gruppo.
Ala piccola: Matteo Bastoni (Rvb Castel San Pietro). L'unica
incognita resta quella di carattere atletico, perché al
ragazzo difettano i muscoli ed i "garretti", ma tutte
le altre cose sono al posto giusto. Sembra nato per giocare a
pallacanestro ed ha una caratteristica amata da ogni allenatore:
sa fare le cose giuste per vincere. Prima del salto gli serve
un altro anno di B1, magari lontano da Castel San Pietro, dalle
abitudini consolidate degli ultimi anni e soprattutto da un sistema
di gioco quasi impossibile da utilizzare in Legadue, dove il pressing
agli americani fa solo il solletico.
Ala-pivot: Manuele Mocavero (Medical Caserta). L'anno scorso
ha trascinato Campli alla promozione in B2 e nel settore dei lunghi,
certamente più povero a livello tecnico, rappresenta l'unico
vero punto di riferimento. Perché? E' 205 centimetri, sa
giocare alla grande da numero 4 ed ha quella dimensione dentro-fuori
fondamentale nella pallacanestro moderna. Certo deve crescere,
aumentare il proprio tasso di fisicità e capire che potrebbero
arrivare anche compiti diversi per lui (pochi tiri, tanto lavoro
sporco), ma questo dalla Legadue all'A1 lo tengono d'occhio tutti.
Centro: Filippo Gagliardo (Ancona). Forse andremo controcorrente,
ma ci sembra l'unico lungo davvero futuribile del girone Sud della
B1. Partiamo da un dato: questo, nel maggio scorso, ha regalato
l'A2 a Teramo, facendo saltare i perfetti piani tecnici di Ozzano
in gara3, a suon di rimbalzi offensivi e canestri. Primo dato
che ne scaturisce: non ha paura e non sente la pressione. Secondo
punto: è ruvido, atletico e regge l'urto dentro l'area,
ma sa anche controllare il corpo, segnare un canestro nel traffico
e restare 20' senza toccare un pallone. Ecco, la chiave sta proprio
qui. Fin'ora i suoi allenatori e compagni di squadra gli hanno
sempre dato poca fiducia, ma da un momento all'altro Gagliardo
può esplodere.
Naturalmente ci siamo astenuti dallo sparare i nomi più
conosciuti, quelli dei califfi della B1 o dei veterani in cerca
di gloria ed allora, visto che il giochino ci piace molto, chiudiamo
con il secondo quintetto.
Play: De Martini (Padova). Guardia: Bonaiuti (Toyota Imola). Ala:
Manuel Carezzo (Banco di Sardegna). Ala-pivot: Basei (Padova).
Centro: Carpiteti (Montegranaro).
Riccardo Rossi
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