Imola. E' il mio turno. E' arrivato il momento di scrivere
qualche riga per l'house organ della Virtus Imola. Vi terrò
compagnia nell'immediato pre-partita Toyota-Ellebielle Caserta.
L'atmosfera è già natalizia, stagione di pandoro,
spumante e cadeaux, ma anche momento di bilanci di questo anno
che sta per abbandonare il palcoscenico lasciando spazio al
nuovo che arriva.
Ultima fatica di questo 2002 per la Virtus di Stefano Salieri.
Terzo posto in coabitazione con: Montegranaro, Rieti e Ellebielle
Caserta, alle spalle di Fulgor Forlì e Dinamo Sassari,
18 punti in graduatoria dopo 15 turni. Nove vittorie e sei sconfitte
il bilancio dei gialloneri, niente male per una squadra snobbata
da tanti addetti ai lavori alla vigilia della stagione in corso.
Ma più che snobbati, Bonaiuti e compagni, venivano bollati
come team da retrocessione.
Domenica dopo domenica, la band giallonera, ha smentito scettici
e tecnici, ritagliandosi una piccola nicchia nei quartieri alti
della classifica. E' una bella favola, aspettiamo a scriverlo
il lieto fine, il campionato è ancora lungo ed i verdetti
da ascoltare e vivere sono ancora tanti. Una favola scritte
a tinte giallonere, tanti i protagonisti: società, sponsor,
Lo Presti, Penzo, Salieri, staff tecnico e medico, giocatori,
tifosi e collaboratori a vario titolo.
Una favola che ha come motivo trainante la passione e l'essere
"virtussini" nell'anima. La competenza, e l'oculatezza,
di una società che dovrebbe essere presa come esempio
da tanti addetti ai lavori del mondo cestistico italiano che
spendono e spandano risorse in un momento non floridissimo dell'economia
nazionale.
Continuando l'analisi. L'esperienza di Penzo. Il lavoro, tanto
caro a Salieri e le sue doti di talenti scout. Il sudore di
giocatori giovani che hanno voglia di sbattersi e di arrivare.
Il pubblico, il caloroso pubblico giallonero che segue con passione
le sorti della propria benamata. Un mix per ora vincente, una
ricetta difficilmente esportabili in altre piazze. Unico il
mondo Virtus Imola. Non sono qui ad elogiare meriti, non è
nemmeno compito mio far compiere voli pindarici o altro. La
Toyota è una bella realtà, un'avversario tutt'altro
che facile per chi l'affronta, i numeri rafforzano questa mia
umile tesi: 1091 punti fatti (media 72,6), 1056 quelli subiti
(media 70,4), miglior difesa del campionato. Un marchio di fabbrica
quello della difesa, le fondamenta di una squadra che sta stupendo
molti come detto in precedenza. Volendo trovare un difetto alla
Virtus
Segna poco, ma va bene ugualmente! La squadra si
sbatte, gioca alla morte, nessuno si risparmia ed il pubblico
si diverte, si può chiedere di più? Ora verrà
il momento più difficile, quello delle conferme. Vedremo
cosa ci riserverà la finestra di mercato di gennaio,
possiamo dormire fra due guanciali, i dirigenti sanno cosa devono
fare e cosa invece no.
Dando uno sguardo al campionato, la Fulgor Forlì finora
ha espresso la miglior pallacanestro del girone B. Gli uomini
di Friso hanno tutte le carte in regola per arrivare fino all'ultimo
atto del torneo, altrettanto si può dire di Dinamo Sassari,
Montegranaro e Rieti. Gli organici di queste squadre fanno davvero
paura, se poi a gennaio le dirigenze delle squadre appena citate
apriranno il portafogli: ne vedremo sicuramente delle belle.
Fra le outsiders, citerei Campli e Padova, alla lunga potrebbe
dare fastidio alle grandi.
In coda apertissima la lotta per i play out, ne vedremo delle
belle.
Archiviamo il futuro e pensiamo al presente. Nel turno odierno
arriva l'Ellebielle Caserta, stessi punti della Toyota. Il team
allenato da Ponticello è una formazione giovane e quadrata,
non sarà facile fare punti. Una specie di modello Virtus
del sud. Aspettiamoci una gara intensa ed emozionante giocata
su buoni ritmi.
Lo spazio è tiranno di ogni cronista, tiranno anche in
questo caso. E' proprio tutto. Prima di chiudere, grazie per
la pazienza e buone feste a tutti, arrivederci nel 2003.
Antonio Montefusco
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