IMOLA- Oltre che a scuola, febbraio
è tempo di "fine primo quadrimestre" anche per
il campionato e così, nel più classico "giochino"
da giornalisti, è il momento di un bilancio della prima
parte di un torneo finora dominato dalla Vem Sistemi Forlì.
I numeri del resto parlano in favore della squadra di Friso, la
vera secchiona del girone: imbattuta in casa, la "Benetton
di B1" (a livello di statistiche, si intende...) scrive quasi
95 a partita, con il Luna Park del Villa Romiti al quale si divertono
tutti tranne gli avversari. La domanda è: può durare
così? Anche se ai play-off la storia sarà diversa,
è difficile ma non impossibile che questa possa essere
la volta buona per i forlivesi, che dopo la sconfitta a Montegranaro
ricevono in questo turno Sassari. Entrambe le inseguitrici dei
forlivesi, dopo un avvio traballante, hanno cambiato marcia tornando
prepotentemente in corsa, un pò come quegli studenti che,
dopo le prime botte nei denti, si mettono in riga e chiudono con
la media del 7. La sorpresa del torneo è sicuramente la
Toyota a quota 22, che gli "espertoni" davano sì
nelle corde dei ragazzi di Salieri, ma a fine anno e se tutto
fosse andato bene. Essere arrivati a questo punto con 5 vittorie
in trasferta è un dato importante in un torneo così
equilibrato, in cui anche "l'asino" (tanto per rimanere
in tema scolastico) Mestre ha dato segni di vita. Il traffico
a metà classifica è discretamente intasato per cui
di qui alla fine non bisognerà più sbagliare tra
le mura amiche, trasformando in 2-0 tutti i successi esterni del
girone di andata. Il risveglio dei Bears non fa certo piacere
alla deludentissima Ozzano, malata cronica per la quale nemmeno
il dottor Di Vincenzo sembra aver trovato la cura giusta. I movimenti
nella finestra di mercato appena chiusasi non sono certo mancati:
le "ripetizioni" del professor Gentile hanno rivitalizzato
Caserta, con la quale ai piani alti dovranno fare i conti tutti
di qui alla fine. Fedele al discorso cominciato a giugno, la Virtus
ha seguito la strada del buon senso, con il bilancio come vincolo
e gli errori dello scorso anno come monito: l'inserimento di Maresca
e Vendramin allunga la panchina, la conferma di Di Gioia rappresenta
la scelta probabilmente più saggia.
Il derby di stasera rappresenta per entrambe il primo bivio della
stagione: vincere non solo vorrebbe dire avere due punti in più
degli avversari (e per la Virtus un 2-0 che non farebbe schifo...)
ma darebbe una grande carica per proseguire nell'ottimo lavoro
sin qui svolto sia da Salieri che da Padovano. Castel San Pietro
viene dalla prestigiosa vittoria su Rieti, Imola ha steccato in
pieno a Gorizia: 22 punti a testa, così come all'andata
le due arrivano a pari punti al derby. Superfluo dire come vorremmo
che finisse!
Andrea Mirri
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